Alcuni Paesi richiedono un Codice Fiscale (TIN o Codice Fiscale) per lo sdoganamento e la consegna senza intoppi delle spedizioni internazionali. La mancata indicazione di queste informazioni può comportare ritardi, resi o costi aggiuntivi.


Per rispettare questo requisito, è importante inserire il Codice Fiscale nel campo "Azienda/Organizzazione" sull'etichetta di spedizione. I pacchi che non contengono il codice fiscale corretto saranno restituiti al Paese di origine.


Nota: sebbene questo articolo descriva i requisiti comuni per il codice fiscale, le normative doganali possono cambiare frequentemente. Si consiglia di verificare le informazioni più aggiornate e accurate presso l'autorità doganale del paese di destinazione prima della spedizione.

SOMMARIO


Brasile

Nel 2020, il Brasile ha introdotto una nuova normativa che prevede l'inclusione del Codice di Identificazione Fiscale (CPF o CNPJ) sulle spedizioni di beni e servizi in entrata nel Paese. Tale applicazione è recentemente diventata più rigorosa, con conseguenti ritardi nell'esecuzione delle ordinanze.


Cile

A causa di recenti modifiche alla normativa postale in Cile, è ora obbligatorio includere il Codice di Identificazione Fiscale del destinatario, RUT (Rol Único Tributario), sulle spedizioni di beni e servizi in entrata nel Paese.


Ecuador

Con effetto immediato, tutte le spedizioni non documentali importate in Ecuador, indipendentemente dal valore o dal peso, richiedono il Codice di Identificazione Fiscale del destinatario (RUC o numero di Cedula). Se il destinatario non dispone di un Codice di Identificazione Fiscale, è richiesto il numero di passaporto.


Messico

A causa di recenti modifiche alla normativa postale in Messico, le spedizioni di beni e servizi in entrata nel Paese devono ora includere il Codice di Identificazione Fiscale del destinatario, RFC (Registro Federal de Contribuyentes).